Cedolare secca: le aliquote da applicare

La nuova misura della “CEDOLARE SECCA” prevede l’assoggettamento del reddito proveniente dalla locazione dell’immobile a due diverse aliquote. Tali importi sono corrisposti dal proprietario a tittolo di IMPOSTA SOSTITUTIVA. In altre parole il pagamento esonera dall’ulteriore assoggettamento all’IRPEF.

Risparmio d’imposta:

  • Poichè il regime d’imposta è progressivo, il vantaggio fiscale della nuova misura cresce al cresere dei livelli di reddito. Operativamente, il proprietario dell’immobile  può applicare due  aliquote in ragione della tipologia di contratto di locazione registrato.

Misura delle aliquote:

Le due aliquote sono state stabilite nella miusra di 21% per i contratti di locazione sul mercato libero, e 19%  15%  sui contratti di locazione a canone concordato (tipologia che  prevede la possibilità da parte dell’inquilino di corrispondere UN AFFITTO MENO ONEROSO).

N.B: Il suddetto regime è opzionale. Verifica le modalità con cui vede essere comunicata l’opzione.

IMPORTANTE NOVITA’ :

  • Il DL 102/2013 ha introdotto un’aliquota ridotta per i contratti di locazione a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate  nei comuni con carenze di disponibilità abitative  (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia e dei comuni confinanti con gli stessi nonché gli altri comuni capoluogo di provincia).

  • Dal 2013 l’aliquota è pari al 15%.

 

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