gianluca ha scritto:Ciao breve sintesi delle caratteristiche ed adempimenti del venditore porta a porta:
il Veniditore Porta a Porta che svolge attività non abituale esclude l’applicazione dell’IVA. Ben diversa è l’ipotesi dell’esercizio non abituale (superamento di 6.410 euro), poiché l’imposta su valore aggiunto si applica.
Ai fini dell’imposta sui redditi vi è assoggettmanto alla ritenuta d’imposta con aliquota pari al 23% (N.B: operata a titolo definitivo - l'imposta pagata non si cumula con altri redditi di diversa natura ed è di per sè sufficiente ad adempiere agli oneri fiscali). Per tale motivo non vi è obbligo di presentare la dichiarazione annuale dei redditi. Deve comunque essere presentata la dichiarazione annuale IVA con esonero della compilazione del Quadro RG del Mod.Unico (quadro destinato a dichiarare i redditi d'impresa).
In risposta alle tue domande:
1) Ho fatto bene ad emettere la fattura come procacciatore in quel modo? (parliamo di un attività di procacciatore OCCASIONALE, che normalmente non richiederebbe neppure partita iva, quindi assenza di obblighi fiscali, contabili e previdenziali) = nel momento in cui il venditore è titolare di partita IVA tutte le provvigioni dovrebbero essere fatturate. Non è vero poi che vi sia esenzione da obblighi previdenziali. La particolarità è che per importi fino ad EURO 5.000,00 gli adempimenti vengono compiuti direttamente dal committente, che opera la trattenuta e versa poi per conto del collaboratore.
2) Premesso che la dichiarazione IVA la deve comunque fare, sarà comunque esente dall’obbligo della presentazione del modello Unico come incaricato alle vendite a domicilio? = si comunque esentato dalla presentazione della dichiarazione iva.
N.B: Ancorchè non vi sia obbligo di presentare la dichiarazione IVA il venditore porta a porta deve assoggettare a contribuzione INPS (GESTIONE SEPARATA) i redditi percepiti.
Per ciò che attiene alla prestazione occasionale la ritenuta previdenziale immagino sia già stata operata dal committente.
Per le fatture emesse dovrai computare aliquota 27,72% ed indicare il relativo contributo all' interno del quadro RR della dichiarazione Mod. unico Persone fisiche, indicando l'importo soggetto a contribuzione.
Ciao a presto, Gianluca
Ciao Gianluca, innanzitutto grazie per la risposta.
Da quello che ho capito, però, i venditori porta a porta sono esenti dagli obblighi previdenziali per imponibile fino a 5.000 €, oltre ad una deduzione forfettaria del 22%(in totale 6.410 € di soglia, per intenderci).
L'obbligo del versamento dei contributi è assolto dal committente, ma solo oltre questa soglia, e per 1/3 a carico del prestatore.
Il venditore porta a porta non è poi esente dall'obbligo della dichiarazione IVA, secondo me.
Il mio dubbio era come tassare quel reddito derivante da un attività non prevalente (quella di procacciatore) e solo occasionale. L'attività prevalente e continuativa, infatti, risulta essere la vendita porta a porta, anche se il codice attività è identico. Da quello che ho capito io il porta a porta utilizza il codice ateco del procacciatore.
Dall'AE mi suggeriscono quadro RL, quindi trasmettere una dichiarazione Unico PF solo per quella fattura (che ha inoltre una numerazione diversa dalle altre fatture)